PROGETTO INIZIATO A OTTOBRE 2001 E CONCLUSO NEL GIUGNO 2003
( clic qui per visionare il testo con il progetto originale )
Meteoshools: valutazione del primo anno di attività
di Giovanni Colella
E' trascorso già un anno da quando il "nostro" progetto è partito tra l'entusiasmo e le incertezze dei partecipanti ed eccoci a fare un primo bilancio.
Molte cose sono state fatte, tutte le scuole hanno partecipato attivamente e realizzato dei lavori. Molti di questi sono stati pubblicati sul sito Internet dedicato al progetto Meteoshools ed altri sono in via di pubblicazione. Sono state fatte osservazioni meteorologiche, scritte poesie, realizzati disegni, recite, fotografie ecc. in cui il filo conduttore è stato l'atmosfera ed i fenomeni meteorologici.
Tutto bene allora? No. Se le singole scuole hanno lavorato è mancato uno degli elementi essenziali del progetto: l'interscambio e la comunicazione delle varie esperienze. Evidentemente l'uso della "rete" non è ancora entrato nel nostro quotidiano. Questo ha reso un po' sterile il lavoro e spento l'entusiasmo di alcuni. L'idea di avere l'unico impegno comune dei rilevamenti meteorologici e lasciare alle singole scuole la scelta degli argomenti da affrontare ha creato dei problemi perché alcuni colleghi avrebbero preferito un progetto più strutturato.
In conclusione mi sento di affermare che il bilancio è sicuramente positivo e nonostante le difficoltà il "nostro" progetto ha prodotto tanto e ha trovato molti apprezzamenti, il sito ha avuto numerosissimi visitatori e molti sono stati i contatti anche da altre regioni.
Giovanni Colella
Valutazione complessiva dei due anni di attività
a cura di Massimo Bevilacqua
Le osservazioni strumentali, soprattutto se svolte con regolarità,
sono apparse troppo impegnative per scuole "non specifiche" e anche noi del
De Pinedo, abituati a far lavorare i ragazzi su queste cose, abbiamo potuto
fare misurazioni regolari solo grazie al costante e competente apporto del
nostro assitente di laboratorio: Giuseppe Tidei
Senza di lui le osservazioni giornaliere e la pubblicazione dei dati su
www.meteorete.it non
sono possibili.
Comprendiamo quindi la difficoltà di tutti ed è per questo
che abbiamo ridimensionato le aspettative iniziali per la realizzazione di
una rete di stazioni scolastiche che osservasse il tempo.
Abbiamo comunque notato con estremo piacere come coloro che sono entrati
nello spirito del progetto, hanno lavorato con passione e l'hanno trasmessa
ai ragazzi, consentendogli di produrre materiale interessante e con una sicura
ricaduta didattica in termini di educazione ambientale e rispetto della natura.
Per questi motivi abbiamo pensato di proseguire il progetto meteoschools
lasciando liberi i colleghi di affrontare le tematiche che preferivano,
scambiandoci comunque le esperienze su questo sito. Contemporaneamente abbiamo
ritenuto alla portata di tutti, per il secondo anno di attività, la
realizzazione di un "atlante delle nubi" e la misurazione di temperature
massime e minime giornaliere, che nel secondo anno ritenevamo di poter affrontare
proficuamente.
Le cose non sono andate come previsto e la mancanza di momenti formativi
comuni per i docenti ( che invece sono stati realizzati nel primo anno )
ha portato ad una graduale perdita di contatti tra le scuole. L'utilizzo
della posta elettronica si é gradualmente ridotta ed i materiali prodotti
nel secondo anno non sono stati portati in formato informatico in modo da
poter essre pubblicati su questo sito. Ci risulta comunque che siano state
svolte regolari attività di interesse meteorologico e prodotti quadri,
cartelloni e quant'altro.
Il sospetto che le TIC ( Tecnologie delle Informazione e della Telecominicazione) ad oggi siano un valido strumento di lavoro, solo se a monte c'é un gruppo di persone che fisicamente interagisce e lavora, é diventata per me una certezza. Ad oggi l'incontro di scuole in uno spazio virtuale quale un sito internet, un forum di discussione, o l'utilizzo della posta elettronica, sembra prematuro. L'incontro virtuale tra docenti e studenti, deve fare i conti con la difficoltà di possedere spazi e strumenti dedicati ai docenti in un ambito che sia esclusivo. I docenti faticano a vedere lo strumento informatico integrato nella propria didattica, ma lo utilizzano e lo vedono ancora come "qualcosa in più", talvolta come un lavoro aggiuntivo alla didattica tradizionale.
L'esperienza fatta é stata preziosa ed "anche i silenzi hanno parlato" mostrandoci errori e limiti da superare. Ringrazio tutti i colleghi che hanno collaborato ed hanno fornito materiale per questo sito.
Massimo Bevilacqua